Panoramica

ID Proprietà: CR-3889
  • Luxury Homes Real Estate
  • Tipo di proprietà
  • 4
  • Camere da letto
  • 3
  • Bagni
  • 3900 m2
  • 1800
  • Anno costruito

Descrizione

Nobile tenuta a Padova

Nobile tenuta a Padova

Non l’abbiamo chiamata villa. Perché questa splendida dimora si declina in vari corpi di fabbrica. È sviluppata su sette ettari di terreno in provincia di Padova, lungo la nota via Aurelia.

I corpi di fabbrica sono:

  • Il corpo principale (casa padronale)
  • la casa del custode
  • una barchessa con annessa la torre colombara e una cedraia

Il tutto completato da una cappella, un laghetto rettangolare e un brolo all’interno del muro di cinta.

 

Caratteristiche

Trattandosi di una tipica villa veneta, è nata come un grande complesso agricolo produttivo. Come tale, detiene al suo interno, come parte integrante, una “barchessa”.

La barchessa è un edificio rurale tipico dell’architettura della villa di queste zone. Si tratta di un fabbricato che in origine era destinato a contenere ambienti di lavoro. Divideva lo spazio del corpo centrale della villa, riservato ai proprietari, da quello dei contadini.

Annesso troviamo la colombara, tipica costruzione del paesaggio rurale medioevale. In passato veniva  utilizzata per l’allevamento dei colombi, utili per l’agricoltura (concimazione dei terreni), la caccia, l’alimentazione, la protezione o la comunicazione.

La proprietà, interamente cintata, è attualmente una sorta di museo. Custodisce, infatti, numerosi pezzi di pregio, tra mobili, suppellettili e oggetti d’arte dell’Ottocento e dei primi del Novecento.

 

L’antico orto e il giardino botanico sono stati riportati ad antico splendore. Sono situati nel retro della barchessa.

Oggi la villa ha una forma a parallelepipedo con facciata asimmetrica. In questa è facile riconoscere l’antica facciata, simmetrica e a sette assi con il successivo ampliamento a quattro assi verso il parco. La barchessa, a nord della villa, è rimasta a se stante, ospitando una mostra di antiquariato.

 

Punti di forza della proprietà

Oltre alla sua autorevole storia, la villa conserva una fascinosa atmosfera ottocentesca. Ma la parte più affascinante è la passeggiata nel parco che le fa da sfondo. A impostarlo fu Giuseppe Jappelli (1783-1852), che gli appassionati conoscono come uno dei grandi nomi del giardino romantico. In verità è anche ricordato per quella bizzarra meraviglia architettonica del Caffè Pedrocchi, a Padova.

La mano dell’architetto si coglie nella magistrale regimazione delle acque del Rustega che fanno da cornice al parco offrendo l’emozione di un pittoresco cammino in un boschetto di bambù, dove si scorge un martin pescatore sfrecciare a filo d’acqua come un fulmine iridescente.

 

Gli appassionati di botanica si possono soffermare di fronte agli alberi monumentali, come una Sophora japonica plurisecolare che con i suoi rami penduli forma una sorta di cupola vegetale. Il sentiero continua nel bosco, raggiungendo un piccolo tempio neoclassico, irrinunciabile accessorio dei giardini all’inglese.

Infine l’ovale erboso, in pieno sole, che si apre al centro del parco: un galoppatoio, o cavallerizza, la sua probabile funzione, ma anche un elemento indicativo del chiaroscuro, d’ispirazione massonica, tipico dei giardini dello Jappelli.

 

Storia della tenuta

Il corpo principale, in stile ottocentesco, è una nobile residenza dell’800 le cui origini trovano radici ancor più antiche nella sua storia, nel Quattrocento, quando era residenza stagionale della nobile famiglia padovana dei Polcastro.

All’inizio del seicento avviene un primo consistente ampliamento con l’allargamento delle barchesse e la costruzione, ad est, di una nuova ala (alta ben quattro piani, tutt’ora esistente) oltre a un brolo all’interno del muro di cinta e di un laghetto rettangolare, ripreso e modificato dall’architetto Giuseppe Jappelli all’inizio dell’Ottocento, quando ne curò la realizzazione di un grande parco intorno alla villa, valorizzandone l’edificio.

Ma è nei primi decenni dell’Ottocento (1815-1818) che la villa viene ristrutturata in modo sostanziale, grazie a Girolamo Polcastro in occasione delle sue nozze con Caterina Querini Stampalia.

La dimora prese allora l’aspetto che ancora conserva: un nobile palazzo classicheggiante nella parte più occidentale, con un’ampia facciata a sud, verso il giardino all’italiana e l’ala seicentesca addossata al nuovo corpo di fabbrica.

 

Dopo alcune movimentate vicende testamentarie, la villa passò alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia che la cedette, nel 1870, a una famiglia ebreo-tedesca. Nel 1970, esattamente dopo un secolo, fu acquistata dalla famiglia che la possiede tutt’ora e che fece l’ultima ristrutturazione determinante.

Significativo ricordare che nel passato, un nobile personaggio rese questa dimora la sede che ospitò un’iniziativa di portata nazionale quando, nel 1883, venne fondata la prima Cassa Rurale d’Italia.

L’iniziativa mirava a mettere alla portata dei coloni e dei fittavoli del luogo piccoli prestiti a basso interesse e lunghe scadenze, contrastando così il diffuso strozzinaggio del tempo. L’esperimento ebbe un tale successo da rendere al Comune di appartenenza il primato di essere la prima  di 3500 Casse Rurali d’Italia.

 

Location della tenuta

Questa villa, oggi anche inserita nel circuito delle ville Venete dell’IRVV (Istituto Regionale Ville Venete), è facilmente raggiungibile: crocevia tra Padova (22 km), Treviso (21 km), e Venezia (30 km). La stazione ferroviaria dista 5 km, consentendo di raggiungere Venezia in soli 18 minuti.

Importante anche l’indirizzo, posto che la tenuta siede lungo la nota via Aurelia.

Anche il Veneto, quindi, aveva la sua via Aurelia, tracciata dal console Claudio Aurelio Cotta. Partiva da Patavium (Padova) e saliva dritta verso Acelum (Asolo).

Questa via consolare trova oggi riscontro nella Strada del Santo, che riserva ancora rurali scenari di antica bellezza,  immersi in corsi d’acqua e filari di cipressi.

La villa appare oltre la curva di un canale, tra siepi di bosso, cipressi del giardino all’italiana e lo sfondo di un parco romantico oltre il quale in passato si stendeva una grande tenuta agricola.

Una costruzione importante, nella quale si riconoscono i segni della prima fase costruttiva quattrocentesca, quando era affiancata dalla torre colombara.

 

Era il tempo in cui la Repubblica di Venezia cominciava a guardare alla terraferma come scenario di quella fioritura economica e architettonica che avrebbe assunto i contorni di una vera e propria civiltà delle ville.

Le rifiniture di pregio e le significative attenzioni che il proprietario ha dedicato a questa splendida tenuta rendono innovativo ed esclusivo l’intervento, collocandolo di diritto tra gli immobili di prestigio.

Indirizzo

  • Indirizzo Via Aurelia, 2, 35010 Loreggia, PD, Italia
  • CAP 35010
  • Paese Italia

Dettagli

Aggiornato su Dicembre 7, 2023 a 6:30 am
  • ID Proprietà: CR-3889
  • Prezzo: Trattativa riservata
  • Dimensione della proprietà: 3900 m2
  • Camere da letto: 4
  • Camere totali: 6
  • Bagni: 3
  • Dimensione Garage: 10 m2
  • Anno costruito: 1800
  • Tipo di proprietà: Luxury Homes Real Estate
  • Stato proprietà: In vendita

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